Il bilancio del progetto 5.30 Scuola

Addio divano, benvenuto movimento

 

Dopo sette anni di corse all'alba in giro per l’Italia, il progetto 5.30 è approdato a scuola. Una ventina di ragazze strappate alla pigrizia e aqqiate allo sport, insegnando loro ad alimentarsi correttamente. Scopriamo com’è andata.

Se finora il circuito di sgambate mattutine organizzate da Sergio Bezzanti e Sabrina Severi aveva coinvolto soprattutto lavoratori alla ricerca di una città libera dalle auto e dallo smog, il programma 5.30 Scuola si è rivolto a studentesse sedentarie, protagoniste di pomeriggi divisi tra compiti, divano e spuntini ricorrenti. Per il debutto dietro la lavagna è stato scelto l’Istituto Professionale Cattaneo Deledda di Modena, città d’origine di Sergio e Sabrina.

[icon image="fa-signal"] Il progetto
Tre mesi di allenamento, preceduti da una valutazione preliminare del peso e del diario alimentare delle ragazze. E poi via: dalle tre alle cinque sedute settimanali, in parte in autonomia e in parte assistite dai professori Ginevra Vecchi e Roberto Bicego. Obiettivo a lungo termine: educare al movimento e alla corretta alimentazione. Obiettivo a breve termine: ben figurare alla tappa modenese del tour 5.30, in scena lo scorso 5 giugno.

[icon image="fa-signal"] Tempo di bilanci
Entusiasmo e risate dilaganti. Qualche delusione e anche qualche strigliata. Tutto questo è stato il progetto 5.30 Scuola, animato da un gruppo eterogeneo ma coeso.
Superata l’eccitazione tipica di ogni partenza, si sono presentate le problematiche tipiche di un gruppo di adolescenti alle prese con verifiche e interrogazioni, traslochi e fidanzati, impegni familiari e visite mediche. Ma proprio saper rinunciare alla perfezione è ciò che Niccolò Fabi definiva “costruire”, giorno dopo giorno e silenziosamente. E Sabrina e Sergio sono due che a costruire sono bravi, prova ne è il successo dilagante del tour 5.30, quest’anno a quota quattordici tappe, di cui una all’estero: a Nottingham, in Inghilterra.

[icon image="fa-signal"] Missione compiuta
Ad accogliere le protagoniste del progetto 5.30 Scuola è stato un vero bagno di folla, con una marea di oltre 7.000 magliette rosa riversate nel parco Novi Sad, per abbracciare idealmente la partenza e l’arrivo delle ragazze.
«Rispetto ai ritmi dell’allenamento, siamo andate molto più veloci! Per alcuni tratti abbiamo addirittura corso… incredibile, ripensando a quanto eravamo sfaticate!» esulta Chiara.
«In famiglia abbiamo dato il buon esempio: non soltanto i miei genitori hanno partecipato alla 5.30 di Modena, ma per tutta estate hanno preteso di accompagnarmi nelle passeggiate in riva al mare! E pensare che volevo camminare per starmene un po’ in pace…» ci confessa sorridendo Alessia.
Oltre alle pink ladies del progetto 5.30 Scuola, tantissimi gli studenti e i professori che hanno aderito all'iniziativa, ulteriore dimostrazione della buona riuscita della campagna di educazione alla vita attiva e alla corretta alimentazione aqqiata nelle scuole modenesi già nel 2009, grazie alla società sportiva dilettantistica Ginger, presieduta proprio dalla Severi.

[icon image="fa-signal"] Che ne sarà di loro?
Erano partite per migliorare il proprio aspetto fisico e prendersi cura di loro stesse, ora gli allenamenti sono diventati un must. Settimana dopo settimana, il loro passo è diventato più sostenuto e il fiatone meno accentuato. La loro autostima è cresciuta e si sono sentite via via meno pigre. Leggiamo le ultime dichiarazioni delle ragazze.
«Mi sono abituata alla fatica e vivo ogni allenamento come una vittoria! Sono riuscita a perdere peso, eliminando i panini fuori pasto e le bibite gassate… con questo caldo però non chiedetemi di rinunciare ai gelati!» afferma ridendo Arianna. «Ho cominciato perché volevo dimagrire e ho scoperto una vera e propria passione! Ho aggiunto le verdure alla mia solita cena e dovrei ridurre un po’ pasta, pane e biscotti, ma questi piccoli cambiamenti non mi spaventano di certo!» solidarizza la Sabrina in miniatura.
«Ho imparato a correre, capendo quali sono il giusto ritmo e la giusta postura. Ho convinto un’amica a seguirmi negli allenamenti e adesso ci stimoliamo a vicenda: non stiamo più nemmeno un giorno senza correre o camminare!» annuncia trionfante Giulia.
«Non avevamo mai camminato così tanto… nemmeno quando andiamo in centro a fare shopping!» tuonano Chiara e Andreada. «Sono diventata velocissima e i vantaggi sono enormi: più tempo per truccarmi e più negozi in cui entrare a fare acquisti!» fa loro eco Anna.
«Mangiavo a tutto spiano e non muovevo un dito, nonostante fossero già in tanti a dirmi che correre permette di alleviare le tensioni e ritagliarsi un po’ di tempo per riflettere. Adesso invece mi sono appassionata, correre mi fa sentire importante.» conclude Federica.

[icon image="fa-signal"] Sabrina Severi: parola di nutrizionista
Una sfida vinta
Il percorso con le studentesse del progetto 5.30 Scuola è iniziato con una richiesta scomoda: compilare con assoluta sincerità un diario alimentare che rispecchiasse una settimana tipo. Mentre controllavo loro il peso, le circonferenze e le pliche di grasso sottocutaneo, sentivo montare una grandissima stima per queste ragazze: si sono messe in gioco uscendo da un vortice fatto di insicurezze e propositi mancati.
Ho spiegato loro che, grazie agli allenamenti praticati con costanza, si sarebbero tonificate, guadagnando massa magra a discapito della massa grassa. Poi mi sono concessa il lusso di allenarmi con loro, nonostante avessi sempre i minuti contati.
Le ragazze prestavano poca attenzione a quello che mangiavano ma, pur nella loro improqqisazione, erano molto monotone, reiterando le stesse scelte alimentari nel corso dei giorni e delle stagioni. Ecco allora spiegato il consumo regolare di junk food e cibi molto energetici, soprattutto negli spuntini tra i corridoi della scuola o a inframmezzare pomeriggi noiosi. Anche il consumo di cibi a base di farina bianca, come panini farciti, pizza e dolci era molto elevato, al contrario della frutta, quasi inesistente, e della verdura, praticamente nullo.
A conclusione del programma, e lo dico con estrema soddisfazione, le ragazze sembravano invece aver recepito l’importanza di una dieta sana e di monitorare il peso corporeo nel tempo: siamo rimaste in parola di pesarci una volta al mese.
Hanno imparato a mangiare verdure: tutte almeno una porzione abbondante a cena, la metà di loro anche a pranzo.
Hanno ridotto il consumo di cibo spazzatura, ammettendo che la frutta fresca di stagione è un’ottima alternativa.
La maggior parte di loro si è impegnata a variare la propria dieta seguendo la stagionalità degli alimenti, assimilando così il concetto di dieta variata, oltre che salutare.
Trovo che progetti di questo tipo, un mix di teoria alla pratica in collaborazione con la scuola, siano i più efficaci. È uno dei più riusciti della mia carriera, sicuramente quello che ho amato di più.

Dalla rivista Correre di Settembre

Testo e foto
Francesca Grana


Arriva la #Run530Virtual!

Come ben tutti ormai sapete, il 25 Settembre il Tour 2015 della Run530 chiude (per quest'anno) i battenti.

Per rinfrescarvi un po' la memoria, le ultime tappe saranno la Run530 Mantova l'11 Settembre (ormai tutto è pronto, mancano pochissimi giorni) e la Run530 Murano Bocca del Fuoco, il 19 Settembre. Perchè questo nome? Saranno 5 Km in cui si passerà all'interno di 5 fornaci ancora in attività, dove vengono prodotti i manufatti artigianali dei mastri vetrai della città. Un evento esclusivo per 200 partecipanti (rimangono per ora 40 posti, quindi fate in fretta!!)
Cliccate qui per maggiori informazioni.

Riguardo alla Run530 Virtual, abbiamo ricevuto molti messaggi da persone che vorrebbero creare l'evento su Facebook per organizzare un punto di ritrovo nella loro città / paese e correre insieme.
Poichè questa voglia e questo spirito organizzativo ci rendono daqqero contenti e carichi per aver creato questo evento alla portata di tutti, abbiamo deciso di scrivere ed indicarvi alcune linee guida per la creazione dell'evento su Facebook. In questo modo cerchiamo di evitare inutili dispersioni di impegno ed energie.
Quindi prima di partire vi chiediamo di controllare che non sia già stato creato l'evento nella vostra città. Se è così, aggregatevi e date la disponibilità per aiutare sulla pagina evento [icon image="fa-smile-o"]

Creazione dell'evento Run530 Virtual su Facebook:

Il nome dell'evento deve essere Run530 Virtual [nome della città] es. Run530 Virtual Roma; Run530 Virtual Milano ecc.
Nella sezione dettagli inserite questo link:
https://www.facebook.com/events/782745071845566/783116771808396/ [È il link diretto al nostro evento di Facebook con tutte le informazioni necessarie a capire che cosa è la Run530 Virtual]
Nella sezione dove indicate la città oppure se siete già d'accordo con altri indicate anche la via della partenza. La posizione potete anche modificarla in seguito, quindi se non siete ancora certi del luogo di ritrovo non indicate nulla, potreste creare facile confusione :)
È fondamentale indicare come orario di partenza della corsa le 5:30 del giorno Venerdì 25 Settembre
È fondamentale l'utilizzo dell'hashtag ufficiale #Run530Virtual. Da qui poi potete utilizzare anche l'hashtag con il nome della vostra città o altri, ma quello indicato prima è basilare
Come immagine dell'evento potete utilizzare l'immagine ufficiale della Run530 Virtual oppure usarne una della città dove correrete la vostra Virtual

 

Qui poi vi indichiamo alcune accortezze da ricordare:
Se siete un gruppo molto numeroso, cercate di correre in un percorso che non intralci la circolazione (anche se scarsa in quell'orario) o possa creare disagi
Potete anche correre facendo vari giri di un percorso come ad esempio un parco. La distanza è sempre la solita 5,3 km
Per domande prima di creare l'evento o durante, potete chiedere direttamente sui social, meglio come post pubblico. Chissà che la vostra domanda non l'avesse in mente anche qualcun altro
Tutte le altre informazioni le potete scrivere come post e selezionare l'opzione "fissa in alto" in modo tale che sia sempre il primo post visibile

 

Questo è tutto. Speriamo di essere stati chiari e completi.

Infine, vi ricordiamo l'idea che c'è dietro la Run530:

Run530 è una camminata/corsa di circa 5 km che si svolge nel centro delle città alle 5.30 del mattino in un giorno lavorativo. Run530 promuove un sano stile di vita attraverso il movimento, il cibo, la cultura, l’arte e l’esperienza, nel contesto in cui la gente vive e lavora.
Tutto questo, con un evento sostenibile a impatto zero:
• estrema attenzione ai materiali utilizzati e ai loro fornitori;
• niente gonfiabili, generatori, musica, transenne...;
• tutta la logistica è contenuta in un solo furgone;
• ristoro di frutta fresca di stagione e prodotti Made in Italy;
• bicchieri del ristoro in resina di mais PLA perfettamente biodegradabili;
• punto di partenza-arrivo perfettamente pulito pochi minuti dopo la fine dell’evento;
• staffette in bicicletta;

 

Perché alle 5:30?
• per promuovere l’attività fisica quotidiana
• per scoprire la città in un’atmosfera unica;
• per respirare l’aria pulita;
• perché la giornata è sempre così piena d’impegni;
• perché con un po’ di movimento, inizio meglio la giornata;
• perché non c’è traffico;
• perché non rubo tempo alla famiglia;
• perché il percorso è breve e alla portata di tutti;
• perché... basta poco per essere felici!

 

Buona Run530 Virtual a tutti!

Il Team Run530


Magazine Reggio Emilia 2015

Reggio Emilia splendida sorpresa!

E chi se li sarebbe aspettati, a Reggio Emilia, 1.020 partecipanti? Dai 450 iscritti del martedì, al migliaio del venerdì, con le ultime iscrizioni all'alba. Giovani, giovani, giovani, con un’età media al di sotto dei trent’anni, è stata la 5.30
più young del tour (a parte Modena, dove la scuola la fa da padrona). 50% la partecipazione femminile e, nel dopo evento, i podisti abituali della città emiliana commentavano sui social ‘ragazzi, c’erano un sacco di donne!’
Continuiamo a dire che partecipare a una prima sia una prova di audacia; nel percorso di quest’anno abbiamo visto che ci sono città e persone, più predisposte alle novità e, altre, un pochino più timide ma con la voglia di sperimentare e, alla fine, lasciarsi andare per godere appieno dell’esperienza. Questa è 5.30 bellezza: puoi camminare, correre a perdifiato per un tratto poi aspettare i tuoi amici e gustarti il ristoro sorridendo a gente che non conosci, solo perché hanno la maglietta uguale alla tua sicché
parlano la stessa lingua. Come i 10 ragazzi/e di Barcellona, venuti apposta in Italia, con fotografo al seguito, proprio per partecipare alla 5.30 di Reggio! Altra curiosità social: in tutte le tappe del tour, i partecipanti effettivi hanno mediamente superato di un 20% i ‘parteciperò’. Awesome! direbbero a Nottingham.

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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Acqua di pesca

Come rendere irresistibile l'acqua

A volte siamo stanchi della solita acqua e abbiamo bisogno di risvegliare le nostre papille gustative. Oggi vi propongo una ricetta intelligente e veloce, per insaporire la vostra acqua, naturalmente, grazie alla frutta fresca e alle erbette estive.
In questo periodo, consiglio di preparare l’acqua di frutta, con le pesche tardive, ma in realtà, questa bevanda, può essere preparata con qualsiasi tipo di frutta: cocomero, melone, albicocche, ciliegie….
L’acqua di frutta, è perfetta quando sentite il bisogno di idratarvi, rinfrescarvi, e avete l’esigenza di qualche grammo di zucchero.

Gli zuccheri della pesca insieme ad altri fitocomponenti, rendono questa bevanda una miscela perfetta a reintegrare energie e regalare gusto e colore alle vostre giornate. Prepararla è semplicissimo!

Ingredienti:

200 gr di polpa di pesca
8 foglie di menta
succo di un limone
600 ml di acqua frizzante fresca
cubetti di ghiaccio, se gradito

Come fare:

strong>Sbucciare le pesche e mettere nel mixer insieme a 4 foglie di menta. Frullare bene finchè si amalgamano completamente.
Aggiungere il limone alla purea e mescolare.
Versare l’acqua frizzante in una caraffa capiente, aggiungere la purea, le 4 foglie di menta, mescolare bene e servire immediatamente in bei bicchieri trasparenti.

La scelta migliore è preparare l’acqua di pesca e gustarla immediatamente, ma potete anche conservare la purea di pesca in frigorifero e preparare dell’altra acqua di pesca qualche ora dopo o il giorno successivo. Ottima da offrire a casa a famigliari e amici ma anche in ufficio, per una pausa speciale con i colleghi.

 

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e nutrizionista


Le interviste ai #runners 530 a Roma

Venerdì 31 Luglio eravamo a Roma per la tappa della Run530 nella capitale.
E come al solito abbiamo chiesto ad un paio di voi di rispondere a due domande e condividere lo spirito della corsa con tutti. Federica e Francesco direttamente dalla #Run530Roma.

 

FRANCESCO

Io sono Francesco Granese, quasi 53enne. Sono consulente comunicazione e marketing. Nel mio tempo libero corro e leggo. Sono un esperto di rock anni '60 e '70. In generale cerco di essere zen.

Come hai saputo della Run530?

Attraverso amici a villa Pamphilj, attraverso gli "Albas Friends".

È la prima a cui partecipi?

La seconda se contiamo la "numero 0" a Roma nel 2014.

Raccontaci come è stato sentire la sveglia così presto.

Mamma mia! Ma una volta l'anno si può fare e poi sapevo a che spettacolo avrei preso parte. Quindi non mi è pesato.

Come sei arrivato alla partenza in Via dei Cerchi?

Sono arrivato in scooter.

In questa edizione della Run530 a Roma hai corso, camminato... con chi?

Da solo anche perché mi sono fermato tantissime volte a fare foto. Riguardo il percorso è stato bello, ma Roma può offrire molto di più. Piazza Ancona ad esempio!

E dopo la Run530 dove sei andato?

A prendere un cappuccino con gli "Albas Friends", poi doccia, poi un'oretta di sonno e infine al lavoro!

 

FEDERICA

Ciao a tutti! Sono Federica Cavallaro, ho 30 anni e sono fisioterapista. Sono una runner da 2 adoro gli sport in generale.

Come hai saputo della Run530?

Attraverso amici di villa Pamphilj e i social network. È la prima Run530 a cui partecipo.

Raccontaci com'è stato sentire la sveglia così presto?

Non è stato così tragico..più strano uscire di casa con il buio.

Con cosa hai raggiunto Via dei Cerchi?

In scooter con la mia fedele e assonnata compagna di running.

È la tua prima 5.30. Hai corso, camminato...con chi?

Ho corso insieme alla mia amica Martina, e la nostra collega Ilaria. Due parole anche sul percorso: Roma è Roma..ancora più affascinante all'alba.

E dopo la 5.30 dove sei andata?

Dopo il ristoro, qualche foto al Circo Massimo e poi a casa, doccia, colazione al bar e lavoro.


Magazine Roma 2015

Noi siamo qui!

Come si vede scritto su alcune piantine, anche 5.30 può dire ‘Noi siamo qui’, nella splendida Roma. Per esserne del tutto convinti, nelle due albe precedenti l’evento, io e Sabrina ci siamo fatti il percorso: Circo Massimo, Colosseo, Fori imperiali, Piazza Venezia e ritorno in via dei Cerchi... WOW! La partenza della tappa romana è stata data alle 5.30... più o meno ...alle 5.37 è arrivato l’ok dalla Polizia Municipale impegnata a regolare il traffico; Roma non dorme mai, al contrario della maggior parte delle altre città del tour. 630 i partecipanti, in linea con il tam-tam 5.30: piano piano il primo anno, per poi esplodere alla seconda edizione. Grazie all’ASD Sport Planet, a Maratona di Roma, agli Amici e Alba Friends di Villa Pamphili, agli esperti volontari che ci hanno aiutato alla notte e nei due giorni della distribuzione delle t-shirt, tutto è filato alla perfezione.
Cosa abbiamo scoperto alla 5.30 Roma? Di avere degli amici sui quali contare, con cui confrontarci e far nascere nuove alleanze. A proposito di amici, quelli della Podistica Solidarietà si stanno preparando per partecipare alla Run530Virtual del 25 settembre. Se siete a Roma in quel giorno, contattateli per sapere dove la correranno. Non sarete mai soli!

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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Magazine Riva del Garda 2015

Volere è potere

Aurora Arcese ci avrebbe scommesso e io avrei perso. Me lo aveva detto ‘vi stupiremo!’. Le iscrizioni della Run530 di Riva del Garda sono partite piano, piano e, fino a tre settimane dall’evento, pensavo si sarebbe attestata dai 400 ai 600 partecipanti, come ogni ‘prima’. Poi, un crescendo di eccitazione che abbiamo avuto modo di toccare con mano nei tre giorni passati sul posto, ha coinvolto la splendida località sulle sponde del lago, prima dell’evento. Dal barista del cappuccino al mattino presto, al ristoratore all’ora di cena, all’albergatore, tutti sapevano che sarebbe arrivata la 5.30 e il piacere di avere da- vanti gli ideatiori dell’evento era paragonabile allo stupore. Ci è parso che ogni famiglia del posto avesse un congiunto coinvolto all’appuntamento :)
Il Gruppo Arcese ha voluto fortemente questo appuntamento e Aurora non si è risparmiata; i giorni passati con lei sono stati un susseguirsi ininterrotto di telefonate per prenotare un posto prima del ‘tutto esaurito’. Alla fine, Riva ci ha regalato 1.200 partecipanti con il record di partecipazione femminile: 52%. Un’atmosfera resa incantevole dal lago, nel quale molti si sono andati a tuffare, maglia fucsia indosso, alla fine della corsa.

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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Le interviste ai #Runners 530 di Riva del Garda

I protagonisti della Run 530 di questa settimana sono Denny e Doris.
Ecco quello che ci hanno detto sulla prima tappa a Riva del Garda.

 

DENNY

Sono Denny, sono tedesco e ho 22 anni. Io studio “International Tourism Management” all'università in Germania e adesso participio a un tirocinio di 5 mesi, fino alla fine di Agosto. Sono un corridore, nel senso che corro regolarmente.

Come hai saputo della Run530? È la prima a cui partecipi?

Una amica mi ha raccontato della Run530 e non ha avuto un gran bisogno di convincermi. E sì, è la prima a cui partecipo.

Raccontaci com'è stata la sveglia così presto? Sei abituato a queste levatacce?

Non sono andato a dormire la notte precedente, quindi non dovevo svegliarmi. Sono andato in un bar fino alle 4, tornato a casa a prendere un caffè e dopo ho corso la 5.30.

Cosa ti è piaciuto di questa 5.30?

Mi e piaciuto il spirito comunitario. Partecipa gente giovane e vecchia, lo snello e il quello più in carne, e tutti fanno una levataccia per correre (o camminare) insieme e dopo mangiare frutta.

Come è stato vivere una giornata dopo la 5.30?

Non è stato tanto male. Ma a mezzogiorno ero stanchissimo.

 

Il prossimo anno sarai con noi?

Mi piacerebbe farlo di nuovo, ma non so se sarò vicino al Lago di Garda. Lo vedremo!!

 

 

DORIS

Ho 50 anni, sono sposata e madre di due ragazzi (16 e 20 anni). Sono dipendente Arcese da più di 26 anni, e quindi ho saputo dell'evento attraverso il "vulcano" Aurora Arcese. In questi ultimi tempi sta lavorando molto per promuovere attività ed eventi che riguardano salute e giusti stili di vita.
Per me è la prima Run 530 e se la salute me lo permetterà farò anche le prossime edizioni. Dal 2010 sono una malata oncologica che però riesce a vivere e lavorare con forza e dignità. Anche queste manifestazioni alla portata di tutti sono importantissime per le persone che come me vivono la vita con un atteggiamento un po’ particolare; ogni occasione che può portare benessere e allegria deve essere colta con entusiasmo e assaporata fino in fondo.
Per quando riguarda la levataccia diciamo che mi alzo spesso alle 6.00 non certo alle 4.30....per la Run 530 però si può fare.
Complimenti per la vostra organizzazione impeccabile anche se diciamolo.....e' stata aiutata  dalla location del nostro lago di Garda .
Grazie e arrivederci alla prossima edizione!!

 


Spaghetti di frutta e verdura

 

Alimentazione creativa e salutare

 

Chi abitualmente naviga sul web, avrà già sentito parlare di spaghetti o spirali di frutta e verdura, la novità per portare fantasia e leggerezza sulla tavola. Il segreto per vivere questa nuova esperienza a casa vostra? Un attrezzo da cucina battezzato “spiralizzatore”, un taglia verdure con diversi accessori, per preparare in pochi minuti dei piatti molto gustosi, belli da guardare e …che sapranno stupire i vostri commensali!

 

Patate, zucchine, carote, verza, a seconda delle vostre preferenze, potrete trasformare le verdure in spaghetti e condirli a piacere, come se fosse pasta di semola o un contorno molto speciale!

 

I vantaggi della spiralizzazione?

  • Rende più accattivanti i vegetali e in particolare le verdure
  • Invoglia a mangiare più verdura e frutta
  • Trasforma le verdure crude rendendole più digeribili
  • Gluten free. Gli spaghetti di verdura sono naturalmente privi di glutine quindi indicati per celiaci ma anche a chi vuole variare maggiormente l’alimentazione e ridurre l’introito di grano
  • Le verdure spiralizzate piacciono tanto anche ai bambini, una trasformazione magica che li coinvolgerà pienamente
  • Gli spaghetti di verdura sono facili e veloci da preparare
  • Spiralizzare è eco friendly, molti spiralizzatori non usano elettricità e lo puoi avere grazie ad un investimento pari a poche decine di euro
  • Spiralizzare ti permetterà di consumare pasti salutari e stuzzicanti
  • Le verdure spiralizzate possono essere preparate asciutte e in brodo, a seconda della stagione e della vostra creatività

 

Il vostro spiralizzatore lo potete comprare nei negozi di casalinghi oppure sul web, come preferite, ormai le offerte varie e tutte interessanti.

 

RICETTE DA PROVARE

Il mio piatto spiralizzato preferito – ad oggi- sono gli spaghetti di zucchine con pesto alla genovese e piselli, un piatto gustoso, nutriente, leggero e saziante.

Cosa chiedere di più?

Per chi ama la pasta al pomodoro e basilico, da provare immediatamente gli spaghetti di zucchine con pomodoro caldo e basilico fresco, 5 minuti per preparare un piatto gustoso e depurativo, una scelta “smart” da provare in questi giorni di caldo eccezionale.

Buona estate!

 

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e Nutrizionista


Magazine Venezia 2015

Venezia con gli amici

La 5.30 Venezia è come una riunione tra amici, come diceva Jovanotti “... ci si conosce tutti, come in un paese...”, il clima è quello di un aperitivo, solo, anticipato di dodici ore rispetto all’orario canonico. A Venezia il team 5.30 arriva il martedì mattina di buon ora ma, per godere di tutti gli amici che abbiamo in questa città, si dovrebbe arrivare dieci giorni prima; rapporti che si sono consolidati negli anni, passati dalla formalità alla sincera amicizia. Chi raccoglie le iscrizioni, chi fornisce il ristoro, chi ci ospita, chi ci aiuta per i permessi e il supporto organizzativo in una città dove nulla è semplice, a tutti
loro va il nostro GRAZIE. Per correre questa 5.30 siete venuti da Roma, Asti, Savona, Genova, Milano, Torino, dalla Svizzera e dall’Australia e tutti siete stati premiati da un tempo splendido e da un’alba che solo questa città incantata può regalare. Punta della Dogana era solo a poco più di un chilometro dalla partenza ma pareva un punto di sosta obbligato per una foto con, sullo sfondo, Piazza San Marco con il sole che sorge.
Il nostro pensiero va agli amici della Riviera del Brenta; il giorno prima, il loro territorio è stato squassato da una tromba d’aria che ha fatto morti e danni ingenti. Erano con noi, in prima fila, a testimoniare la loro voglia di ripartire... subito!

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

 

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Le interviste ai #Runners 530 di Venezia

A Venezia siamo ritornati ad intervistare voi che partecipate alla Run530.
Questa settimana per noi ci sono stati Franco e Maddalena.

FRANCO

originario di Ancona, residente a Padova da 27 anni, lavora presso un magazzino di materiale elettrico e cerca di ritagliarsi dei momenti di allenamento,per tenersi in forma, nonostante i turni di lavoro che cambiano ogni settimana. Ha partecipato alla 5.30 di Venezia insieme alla moglie, con lui nella foto. Li salutiamo e ringraziamo entrambi.

Ciao Franco. Come hai Saputo della Run530 di Venezia?

Da 4 anni mi sono dedicato alla camminata sportiva per motivi di salute, per poi rimanere affascinato da questo stile di vita.
Sono venuto a conoscenza della Run530 attraverso la ricerca nel web di consigli per una dieta più equilibrata ed un'attività fisica più salutare. Ho partecipato ad altre camminate organizzate, ma è la prima volta che cammino alla 5.30. Ho deciso di aderire per vivere un'esperienza ad un'ora del mattino ed in un contesto insolito: camminare su e giù dai ponti e tra le calli in una Venezia non affollata con una luce radente è stato emozionante!

Raggiungere da Padova  le Fondamenta delle Zattere di Venezia com'è stato?

Sono arrivato a Venezia con l'auto senza problemi di traffico o di parcheggio e lungo il tragitto verso il punto d'incontro, mi sono aggregato alle altre persone riconoscibili dalle inconfondibili magliette rosa.

E' stato molto bello condividere un'esperienza che  ha unito così tante persone senza competitività, solo per il gusto di vivere la stessa emozione,

Parteciperai alla prossima 5.30 di Venezia 2016?

Sì, il prossimo anno farò di tutto per essere presente. Nel frattempo voglio dare appuntamento a tutti i walkers e runners 5.30 a Mantova l'11 settembre!!!!
Grazie per l'organizzazione di questi eventi!

 

MADDALENA

abita a Venezia, ma “di qua del ponte” che come dice sua mamma è già campagna.
Nella vita fa l'architetto e lavora prevalentemente in terraferma. Essere un libero professionista le ha consentito di poter ritagliare e dedicare una parte del suo tempo all'insegnamento del nuoto, ambiente in cui “sguazza” da sempre.

La corsa non è una mia grande passione, ma comincia a piacermi sempre un po’ di più. Per la mia struttura risulta sempre abbastanza traumatica quindi cerco di darmi qualche obbiettivo per non perdere il lavoro fatto, ed  approfitto degli “ eventi” per correre in compagnia,  perché correndo assieme si sente meno la fatica!

Alla corsa mi sono aqqicinata qualche anno fa quando per scommessa ho partecipato al mio primo triathlon nel settembre del 2012. Da quel momento il triathlon, quindi il nuoto, al bici e la corsa occupano molta parte del mio “tempo libero”. Poco per i miei allenamenti ad essere sinceri, molto per il “Gioca triathlon”: progetto multidisciplinare ludico motorio per bambini da 6 a 12 anni che da due anni stiamo sviluppando grazie alla Polisportiva Terraglio ed il LIGERteam.

Come hai saputo della Run530?

Se non ricordo male su Facebook casualmente ho visto passare un “mi piace” o un “parteciperà” di un’amica o amico. Mi ha incuriosito, ho dato un’occhiata e mi sono iscritta!!

E’ la prima Run530?

Ho partecipato anche a quella di Carnevale! Che festa!!! Le parrucche, le mascherine e gli echi delle battute e delle risate che rompevano il silenzio nel  buio delle calli!

Raccontaci com'è stato raggiungere Venezia alle 4:30...

Fortunatamente non mi pesa svegliami presto….mi ha ricordato il periodo dell’università, quando c’era l’overbooking e per prendere i posti nell'aula di Badoer ai Frari ci alzavamo all'alba ma guai a perdere una lezione di storia dell’architettura del professor Foscari! Questo fantastico professore oltre a farci apprezzare e scoprire l’architettura e la storia di Venezia e dei veneziani, ci spronava ad approfittare di Lei, a muoverci e a scoprirla.
Ad essere curiosi della nostra città percorrendola  ad ogni ora del giorno con diverse andature: con il passo del turista, lento e con il naso  per aria (quindi doloroso per i talloni, schiena e cervicali!); e con il passo da veneziani che è più o meno veloce a seconda del grado di ritardo in cui si è o dal gruppo di turisti che si vuole superare, tesata diritta e sguardo mobile dall'alto al basso a controllare piccioni e cacche, da desta a sinistra per controllare che dalle calli non esca qualche carretto (quindi molto allenate per le variazioni di ritmo ed il controllo della posizione!!)…Non potevo certo perdermi il passo della 5.30!

Cosa ti è piaciuto di questa 5.30?

Di questa 5.30:  guardare dalla punta della dogana la luce del sole sorgere dietro san marco, sentire l’arietta fresca che in questi giorni afosi solo di prima mattina riesce ad asciugare la fronte un po’ accaldata.
Della 5.30 di carnevale: attraversare di corsa la piazza illuminata solo dai lampioni, sentire il corpo che muovendosi di scada in fretta e vince l’aria freddina.
Di entrambe: i sorrisi attorno di primo mattino, e l’energia di un risveglio gioioso che ti accompagna poi per tutto il giorno!!

Il prossimo anno sarai con noi?

Il prossimo anno? Farò anche la Virtual 5.30 del 25 settembre! Avete avuto un’altra bella idea!! Così ci stuzzicate a trovare percorsi nelle nostre città, città che a volte trascuriamo per pigrizia o perché  sembrano inospitali, e forse invece siamo noi per primi ad abitarle e viverle poco. Un altro stimolo per riappropriaci  del nostro tempo, che non ci sembra mai abbastanza, e poi basta un’alba per farci sentire ricchi di tempo ed energia!


Dieta dell’estate, la stagione del Cuore

Diceva Paracelso

“Noi non siamo nati soltanto dalla nostra madre, anche la terra è nostra madre, che penetra in noi giorno dopo giorno con ogni boccone che noi mangiamo”

Quindi quali bocconi scegliere in estate?

Le parole chiave della dieta nei giorni più luminosi dell’anno sono: dieta leggera, variata, 3 pasti al giorno, sapore amaro unito al dolce.
Vediamo come.

Durante l’estate e soprattutto nel pieno della calura estiva dobbiamo assicurare al nostro corpo pasti molto semplici e facilmente digeribili per non affaticarci in laboriose digestioni. Verdure crude e freschissime di stagione, carboidrati complessi o a basso indice glicemico, quindi pasta e cereali in chicchi, una buona ma non eccessiva assunzione di grassi – prevalentemente da olio di oliva extravergine – usato a crudo in tutte le pietanze. Proteine sì, soprattutto di origine vegetale – legumi in primis – mentre quelle animali solo in porzioni moderate  (carne, uova, formaggi, salumi…)

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’estate è la stagione del cuore. Il miglior modo di supportare il cuore con la dieta, è sostenere gli altri organi, ecco perché in estate, occorre consumare una dieta ricca di fantasia, molto variata, in cui ogni cibo ha un’energia sottile diversa, che si sintonizza con i diversi organi.

Nella pratica, è consigliato scegliere verdure e frutta dei 5 colori: verde, giallo, rosso, bianco, viola/blu, vietato mangiare ogni giorno sempre la stessa insalata!

Via libera ai centrifugati, ogni mattina privilegiamo, un colore diverso.

La dieta dell’estate deve prevedere 3 pasti cucinati, a base di cereali cotti con verdure di stagione cruda o leggermente cotta, associate a piccole porzioni di proteine, spezie solo in minime quantità, erbette per insaporire; questo stile è perfetto per la maggior parte delle persone.

Sempre secondo la medicina cinese – i cibi sono classificabili in 5 sapori, l’estate è associata al sapore amaro (Cuore-Fuoco) e al sapore dolce dei cereali cotti (Milza- Stomaco Terra). Il sapore amaro drena, aiuta a ridurre l’infiammazione e facilita i movimenti intestinali; i cibi amari inoltre, sono molto utili per ridurre il peso in eccesso. Alcuni cibi dal gusto amaro: cicoria, radicchi amari, segale e il melone amaro; ma anche la papaya e la lattuga, sono bocconi caratterizzati dal sapore dolce e amaro insieme.

Buona estate a tutti!

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e Nutrizionista


Magazine Nottingham 2015

Nottingham un nuovo inizio

70 partecipanti, 2 TV (compresa BBC East Midland), 3 Radio, 2 quotidiani, partecipanti entusiasti che ringraziavano in italiano; Nottingham è stato un nuovo inizio con lo stesso numero di partecipanti che facemmo nella prima edizione di 5.30, nel 2009 a Modena.
Il Regno Unito è un paese per giovani: se parliamo di cultura dello sport, attenzione a ciò che è novità, educazione, burocrazia, connessioni wi-fi, in UK abbiamo avuto la percezione di essere in un altro mondo, così vicino ma, purtroppo, ancora così lontano.
Tutto è filato liscio: il viaggio attraverso l’Europa col furgone 5.30, l’organizzazione, la consegna delle t- shirt e il favoloso e abbondante ristoro (le ciliegie di Vignola sono arrivate la sera prima con un trasporto speciale)... anche il meteo è stato portato dall’Italia. nei 4 giorni trascorsi a Nottingham, tutta l’Inghilterra è stata aqqolta da una bolla di calore senza precedenti che ha fatto arrivare la temperatura a 34°.
Il seme di 5.30 è stato piantato, con successo, anche olte i confini nazionali, da questi due italiani (io e Sabrina) cocciuti e caparbi, uniti da una passione comune e dalla voglia di trasmettere questo way of life fatto di movimento, cibo, arte, cultura e, soprattutto, esperienza.

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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L'intestino felice

Dopo aver parlato di come favorire un buon riposo, fondamentale per mantenersi in salute, è arrivato il momento di prendersi cura del nostro intestino, l’organo meno conosciuto del nostro corpo.

L’intestino sta bene e svolge con efficienza le sue molteplici funzioni, quando si libera con regolarità, questo significa evacuare a intervalli regolari - per esempio ogni 24 o 48 ore - senza bisogno di adottare procedure particolari. Per molte persone questo è un sogno: disturbi intestinali, stitichezza, colon irritabile, sono condizioni molto comuni, nella società moderna.

Il benessere dell’intestino è condizionato da diversi fattori, ed in particolare dallo stress e dalla dieta, vediamo come:
Lo stress perché nell'intestino ci sono molte terminazioni nervose collegate al cervello. Quando ci arrabbiamo o ci preoccupiamo troppo, il nostro intestino soffre.
La dieta perché una dieta squilibrata, troppo ricca di zuccheri, grassi o proteine, causa problemi all’intestino.

Cosa piace all'intestino?

Consumare pasti a orari regolari, aiuta a regolarizzare il tuo intestino.
Mangiare adagio e masticare con cura il cibo.
Prediligere piccoli pasti durante la giornata: colazione, pranzo e cena + due spuntini.
Aumentare con gradualità il consumo di fibra, mangiando frutta, verdura, legumi, cereali integrali e pane integrale.
Ridurre il consumo di zuccheri e dolci.
Bere acqua a sufficienza. Evitare le bibite dolci addizionate ad anidride carbonica, gli alcolici e limitare la caffeina.
Fare movimento e sport: camminare è una ginnastica dolce per il nostro intestino, praticare uno sport aiuta a controllare lo stress.
Compilare un diario alimentare, è utile a scoprire gli alimenti che causano problemi al tuo intestino, da valutare poi insieme al medico o al nutrizionista.

Prendersi cura del nostro intestino, significa promuovere la nostra salute, vista le innumerevoli funzioni che svolge al servizio del nostro benessere fisico ed emotivo. Per chi vuole approfondire l’argomento e la conoscenza dell’intestino, può leggere questo libro pubblicato recentemente ma già un successo editoriale “L’intestino felice” di Gulia Enders - in Italia grazie alla casa editrice Sonzono.

 

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e Nutrizionista


Magazine Bari 2015

 

Bari e la sua gente!

L’uomo nella foto è Giacinto (detto Giaci). Senza quelli come lui, la 5.30 non potrebbe essere quello che è. Giaci e Elisabetta (nella foto in b/n a sinistra) arrivano puntualissimi alle 3:30 del mattino, insieme a loro scarichiamo il furgone, sistemiamo i tavoli, porzioniamo la frutta, riempiamo i bicchieri di acqua e thé poi, li allineiamo perfettamente e alle 5 è tutto pronto.
Giaci e Elisabetta non chiedono nulla, ti guardano cosa fai e come lo fai e, dopo 10 secondi, lo rifanno preciso preciso. Loro hanno praticamente gestito tutto il ristoro; Giaci sembrava una trottola e saltava dalle ciliegie al thè, all'acqua, alla faccia dei suoi 75 anni (mi dice poi). Se i baresi somigliano a loro due, non mi stupisco che la città abbia risposto così alla sua prima 5.30. Come successe a Verona, il passaparola è montato negli ultimi giorni e, alla fine, eravamo più di 400! Senza titoli sui giornali, senza manifesti ma con un tam tam che è sempre stato il biglietto da visita del ‘virus’ 5.30. “Nooooo, l’ho saputo solo ora!” è stato un commento sui social appena sono cominciate ad apparire le prime foto. Bari si è svegliata in rosa e, anche i pochi automobilisti sembra si siano accorti che qualcosa in questa città sta cambiando.
Preparatevi, il prossimo anno torneremo! :)

Qui potete leggere tutto l’articolo

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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Le interviste ai #Runners 530 di Bari

Dietro ad ogni 5.30, ci sono tante persone che si prodigano perché i sogni diventino realtà. Questa settimana, abbiamo intervistato Piedavide Losavio dell’ ASD "La Fabrica di Corsa", partner della prima edizione della Run530 a Bari e la volontaria Elisabetta che ci ha aiutato nella organizzazione.

 

PIERDAVIDE

Ciao Pierdavide, come ti è venuta l’idea di una 5.30 a Bari?

L'idea mi è venuta sfogliando le riviste specializzate del settore, dove solitamente vengono pubblicizzati questi eventi, ed ho notato che la maggior parte degli eventi di carattere Nazionale raramente si svolgono al centro-sud Italia.
In questo modo, anche grazie alla collaborazione del mio amico Fabrizio Cosi dei "Podisti da Marte" di Milano, un giorno mi sono recato a Milano ed ho incontrato Sergio Bezzanti e Sabrina Severi. Da lì è nata la tappa della Run530 a Bari.

Bari come ha vissuto la Run530?

I cittadini di Bari hanno risposto al di sopra delle aspettative: hanno partecipato ad un evento non competitivo con piacere e hanno dipinto Bari di rosa. C’era anche l’Assessore allo Sport Pietro Petruzzilli, stamattina con noi al via!

 

Quindi secondo te, ci sarà la seconda edizione della 5.30 a Bari?

Senza nessun dubbio, inoltre candido la mia città come prima tappa del tour 2016 della Run530......Venerdì 6 maggio 2016!

Prossimi eventi la tua associazione sportiva “La Fabrica di Corsa”?

La "Fabrica di Corsa" è nata solo qualche anno fa, ma ha già un calendario fitto di eventi.
Il prossimo evento di cui è partner è la "The Color Run" dell' 11 Luglio, successivamente il 26 Settembre alla "Bari Night Run for Emergency" ed infine, a chiusura di un anno ricco di emozioni, la terza edizione della "San Nicola Half Marathon".

ELISABETTA

Raccontaci della tua esperienza vissuta a pieno di questa 1° Run530 a Bari.

Ho saputo della Run530 attraverso la pagina di Facebook e con un volantino quando ho partecipato al "Myrabari" .
La 5.30 mi è piaciuta. È stata diversa dalle altre manifestazioni: senza competizione ma per condividere una esperienza di corsa comune. Non so, ho avuto la sensazione che ci fossero veramente persone che amano innanzitutto la corsa. E poi mi è piaciuto il fatto che fosse di Venerdì mattina: vuol dire che è possibile correre e "cominciare" la giornata.
Mi auguro che torniate l'anno prossimo. Anzi io proporrei due date l'anno !!!! ;-)
Le iniziative come questa fanno bene alla Città!

Ci vediamo presto... magari nella tappa di Roma!


La dieta equilibrata

La Scienza dell’Alimentazione applicata all'esercizio fisico e quindi allo sport, ha origine fin da tempi antichissimi. I meccanismi alla base della fisiologia dello sport sono stati chiariti e quindi oggi possiamo affermare che la nutrizione costituisce un aspetto cruciale per la prestazione fisica. Essa fornisce il carburante per il lavoro biologico e permette l’utilizzo del potenziale energetico contenuto negli alimenti.
Dieta bilanciata nei diversi componenti + idratazione ottimale + condizioni psico-fisiche eccellenti dell’atleta, sono le 3 componenti indispensabili per tutelare e promuovere la salute di chi pratica sport

Il potere dell’alimentazione quotidiana per tutti coloro che praticano sport, a livello amatoriale o professionistico, è fondamentale per promuovere il benessere delle persone.
Con gli alimenti introduciamo i nutrienti:
carboidrati (detti anche zuccheri), lipidi (o grassi) e proteine, tutti insieme forniscono l’energia necessaria al mantenimento delle funzioni corporee a riposo e durante l’attività fisica.
Questi macro nutrienti svolgono il ruolo di carburante biologico ed inoltre hanno la funzione plastica ossia mantengono l’integrità strutturale del nostro corpo. Con gli alimenti assumiamo anche le vitamine, i sali minerali ed altri micro componenti, che non apportano energia ma agiscono come regolatori altamente specifici e svolgono funzioni “antiossidanti” protettrici della salute delle cellule e quindi del nostro corpo.

La dieta ottimale per l’atleta, per chi pratica sport a livello amatoriale, è una dieta equilibrata dove il 55-65 % dell’energia introdotta giornalmente deve provenire dai carboidrati, il 10-15 % dalle proteine ed il restante 25-30% dai lipidi.
L’apporto di proteine e di grassi dovrebbe essere ricoperto da alimenti sia di origine animale che vegetale. Anche per chi pratica sport agonistico, valgono le stesse proporzioni.

Dieta Mediterranea: la dieta vincente per chi pratica sport

Molto spesso ci dobbiamo confrontare al divulgare di una pseudo scienza, che parallelamente alla scienza ufficiale, diffonde informazioni poco corrette se non addirittura errate e quindi potenzialmente dannose per la salute.


Ma quale dieta è consigliata per chi pratica sport a livello amatoriale o professionistico?
L’alimentazione dell’atleta deve rifarsi al “modello Mediterraneo” come per il resto della popolazione attiva. Ciò che varia è l’introito energetico maggiore - in relazione all'impegno fisico che lo sport praticato richiede. La dieta Mediterranea garantisce la copertura ottimale del fabbisogno giornaliero e permette di mantenere un buono stato nutrizionale.

Nell'atleta e in tutti coloro che praticano sport, è fondamentale il ritmo di assunzione del cibo (pasti e spuntini), che deve essere personalizzato e attentamente calibrato a seconda degli orari degli allenamenti (e delle gare) in cui è impegnato.

La dieta, da sola può ricoprire in modo ottimale tutti i fabbisogni in energia e nutrienti dell’atleta?
L’alimentazione quotidiana, può fornire tutti i nutrienti necessari per praticare sport e sentirsi in forma. Una dieta equilibrata, in quantità e qualità, fornisce un apporto bilanciato “unico e inimitabile” che non può essere sostituito da “esperimenti fantasiosi a tavola” o da “supplementi ed integratori”. La dieta equilibrata, è l’unica via plausibile da seguire, se vogliamo favorire la salute di chi pratica sport, nel breve e nel lungo periodo.

 

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e Nutrizionista


Magazine Ferrara 2015

Esserci!

Fabio Zecchi, si presenta al termine della 5.30 mentre sto recuperando i sacchi dei rifiuti. Mi chiede com’è nata la 5.30 e, quello che ne è venuto fuori è un bellissimo pezzo (pubblicato su www.listonemag.it) del quale riporto un estratto.

« [...] Non siamo qui per correre, perché correre si può fare a qualsiasi ora del giorno. Forse siamo qui per il fucsia acceso, per questa dominante rosa che ci rende identificabili, accomunati dalla stessa battaglia ideologica, sventolanti il vessillo “Esserci”. La trama invisibile che ci lega tutti e porta millecinquecento persone alla Run 5.30 è forse l’altro siero dell’umanità, il bisogno di condivisione e di farne parte, qualunque cosa essa sia.
[...] Lo stesso organizzatore Sergio Bezzanti mi dirà poi: «Mi avevano detto che siete refrattari alla novità e allo spostamento, e invece siete la città, tra quelle del circuito
Run 5.30, che ha triplicato le presenze da un anno all’altro, con numeri alla pari di Milano».
[...] Perché “sono tutti lì”, ed è qualcosa di più sottile, io credo, di una semplice dinamica pastorale. È accorgersi che qualcosa sta accadendo, e se ne vuole fare parte. Un’affermazione, prima ancora che un inseguire.»

Qui potete leggere tutto l’articolo
Grazie Fabio!

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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Le interviste ai #Runners 530 di Ferrara

La scorsa settimana il Tour 5.30 ha fatto tappa a Ferrara. Nella cornice della storica città, circondati dall'inconfondibile colore rosa, si è corsa una tappa che ha visto una triplicazione degli iscritti rispetto l'anno scorso.
E come al solito abbiamo intervistato due amici che hanno partecipato alla corsa. Loro sono Federica e Paolo, che gentilmente hanno risposto ad alcune domande.

FEDERICA

Come è stata la giornata dopo la 5.30?

La giornata è stata diversa, avendo dormito poco ed essendomi svegliata alle 4. Una gran carica al mattino fino all'ora di pranzo, poi ci sarebbe voluto un pisolino. L' esperienza è stata comunque bellissima. La città all'alba, il serpentone di persone nel sotto mura, tutta la gente accomunata dallo stesso obiettivo.

È stata la prima 5.30 a cui ha partecipato?

Sì, è stata la prima 5.30. Avevo già partecipato a corse di questa distanza. Ma mai alle 5:30 :)

PAOLO

Partiamo con la sveglia, uno dei principali "ostacoli" per chi vive la corsa. È stata particolarmente dura?
Beh alzarsi alle 4,30 non è usuale nemmeno per me che solitamente mi sveglio molto presto. Comunque non è stato particolarmente traumatico. Dopo la doccia ho iniziato la mia giornata come consuetudine, ma molto più vispo e tonico.

Sei allenato nel senso che pratichi altri sport oppure nulla?

Direi di considerarmi non allenato o quantomeno poco allenato. Non pratico sport da molto tempo salvo qualche camminata col cane.

È stata la prima 5.30 a cui ha partecipato?

È stata la prima 5.30 cui ho partecipato. Sicuramente la prima poiché intendo partecipare anche alle prossime.

Ferrara alle 5:30 con altre 1.700 persone è sicuramente differente. In cosa hai notato più differenza e cosa ti ha colpito particolarmente nel viverla a quell'ora?

Un impatto stupendo. Una moltitudine rosa allegra e piena di voglia di stare insieme. Vivere l'alba e l'aria fresca del mattino tutti insieme è sicuramente una esperienza "differente" dal solito. Ma l'intero percorso fatto tutti insieme in simpatia, compreso l'aver sbagliato strada ed aver allungato il tragitto di oltre 500 metri insieme a molti altri, ha rappresentato per me un'esperienza nuova ed estremamente bella e piacevole. Da ripetere sicuramente.
Forza 5,30!!!!


I benefici delle ciliegie

Una ciliegia tira l’altra, e una dopo l’altra donano salute e bellezza

Le ciliegie sono buone, buonissime e con effetti benefici per la salute, drenano, depurano e donano un dolce effetto rilassante alle nostre giornate.
Hanno un buon contenuto di acqua, in cui dimorano alcuni grammi di zuccheri e tante molecole ormai famose per favorire il benessere.

Esse sono inoltre ricche di potassio - utile a regolare la pressione sanguigna - Non mancano fosforo e vitamina A e vitamina C, indispensabili per il processo visivo e per migliorare le difese immunitarie.
Questi frutti sono eccezionalmente ricchi di molecole antiossidanti, efficaci a neutralizzare i radicali liberi circolanti, quindi indicate per prevenire lo sviluppo di stati infiammatori e diverse malattie croniche.

Nelle ciliegie abbondano le fibre solubili - con un dolce effetto saziante utilissimo per controllare meglio le voglie di cibo, e curare la stipsi. Contengono melatonina: il loro consumo ha effetti positivi per chi deve superare insonnia, mal di testa e chi vuole godere di una profonda tranquillità.
Ricche di acqua vitale, hanno un basso apporto calorico, pari a 38 calorie ogni 100 gr. -  quindi sono delle ottime alleate per chi deve perdere peso e superare al meglio la prova costume …imminente!

 

Siamo oltre la metà di Giugno e durante le tappe del tour 5.30 abbiamo mangiato ciliegie a volontà. È quindi il momento ideale per preparare qualche conserva per poter godere di questo frutto anche tra qualche mese e nel cuore dell’inverno.

Mi piace preparare le cosiddette “ciliegie cotte”: amarene, ciliegie morette, duroni, tutti questi tipi si prestano bene ad essere cotti e conservati.

 

RICETTA DELLE CILIEGIE COTTE

Ingredienti

  • 1 kg di ciliegie mature snocciolate – meglio quelle di giugno in piena stagione
  • Un pezzetto di cannella
  • Il succo di un limone
  • La scorza di mezzo limone
  • Mezzo bicchiere di acqua
  • Zucchero di canna q.b

Preparazione
Lavate con cura le ciliegie e riponetele in un tegame basso e largo, aggiungete la cannella, il succo di limone, la scorza e l’acqua. Portate lentamente ad ebollizione mescolando 2,3 volte con un cucchiaio di legno.

Fare cuocere a fuoco moderato per circa 40 minuti, spegnete il fuoco e mettere nei vasi perfettamente puliti, chiudere e fare una sterilizzazione per circa 30-40 minuti. Consumare entro 6 mesi.

 

Dott.ssa Sabrina Severi
Biologa e Nutrizionista


Magazine Bologna 2015

Stupendo!

Ci siamo ritrovati in Piazza Santo Stefano all’una e trenta, quando i biasanot stavano ancora raccontandosi le loro gesta. Marcello, della UISP di Bologna, ha coordinato i suoi volontari in maniera impeccabile e c’è stato anche il tempo di pensare a un caffè per iniziare la giornata con una coccola in più.
4.000 persone hanno reso piccola anche Piazza Santo Stefano, tanto che il Professore, al traguardo, ha detto subito: « l’anno prossimo dovremo andare in Piazza Maggiore!»
A Bologna, ciò che ha sorpreso, è stato il clima rilassato del dopo corsa, quando la Piazza delle sette chiese non ne voleva sapere di svuotarsi e, i capannelli di persone, prolungavano la grande colazione all’aria aperta. Bologna non ha avuto fretta di tornarsene a casa, anzi, i bar del centro hanno cominciato a riempirsi di t-shirt rosa propagando l’eco dell’evento.

Anche a Bologna, con le donazioni fatte al momento delle iscrizione on line, avete contribuito a supportare il Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano. Inoltre, come nelle altre città del tour, 1 euro per ogni iscritto alla 5.30, verrà donato al sostegno di un progetto scelto da UISP Bologna. A fine anno, nel numero del Mag di dicembre, ricorderemo tutti i progetti che abbiamo sostenuto insieme e la cifra complessiva donata.

Foto 5.30
Marco Salzotto & Staff

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