Valutazione del diario alimentare

Camminare tra prati di margherite è daqqero stimolante. Sono tre uscite che approfittiamo di un'anticipata primavera. Oggi Sabrina e la sua assistente, Elisa, hanno iniziato la valutazione del diario alimentare durante la seduta di cammino. Si, per non perdere l'occasione di un proficuo allenamento in una bella giornata di sole, hanno accolto una a una, le ragazze in coda al gruppo per parlare, con la giusta privacy, delle loro abitudini.

Passo veloce, bella atmosfera e anche oggi si sono percorsi 6.5 km. Stiamo imparando ad usare piedi e caviglie, non solo le gambe  :)
Si continua...

Resoconto di Francesca Grana.
Pubblicato su www.correre.it


Ciò che mi piace di questo progetto 5.30 Scuola

Oggi ho partecipato all’allenamento delle studentesse. Gli adulti eravamo io, Sabrina Severi e il prof Roberto Bicego. Le operazioni preliminari hanno riguardato la misurazione del peso di una ragazza, assente la volta scorsa, e le ultime prove delle taglie, per le tute che dovranno essere ordinate e personalizzate, poi… si parte, di passo spedito, verso il Parco Londrina.
Ciò che noto subito è la loro postura dirittaspalle rilassate ma appese al cielo, come ricorda Sabrina mentre ci aqqiamo verso il punto ufficiale di partenza dell’allenamento. Il prof Bicego dà le istruzioni per un giro singolo di passo veloce poi, un doppio giro un po’ di passo e, per chi se la sente, un po’ di corsetta leggera.

Una cosa che mi piace è che qui non si parlerà mai di ripetute o di grandi obiettivi sportivi perché il fine sarà riprendere confidenza con il proprio corpo, riconoscere che siamo stati fatti per muoverci e cominciare a sentirsi più in forma e, perché no, più belle. E, a vederle sembrano già belle adesso, nell’avere accettato questa sfida mettendosi in gioco. Sono un gruppo variegato che tutto può rappresentare, ma non certo di chi si sta allenando per le Olimpiadi eppure, proprio in quest’armonia che conquisteremo insieme, sta la bellezza di queste studentesse. Le abbiamo rese partecipi che questo è un progetto osservato da tutta l’Italia, che sono le prime e saranno di esempio per quelle che verranno dopo di loro, non solo a Modena ma anche in altra città.

Si parla di una loro amica che non riuscirà purtroppo a conciliare gli orari dei nostri allenamenti con quelli della corriera che la riporta a casa ma, caparbia, ha detto loro che continuerà da sola per essere pronta il 5 giugno, per la 5.30. Il prof Bicego mi dice che la lista di attesa per essere ammesse al gruppo si allunga ogni giorno di più. Il gruppo continua a camminare, si allunga poi si ricompatta; con i primi segni della fatica, la postura richiede più impegno per essere mantenuta ma la punta dei piedi non merita comunque di essere guardata e, allora, spalle rilassate ma appese al cielo, come dice Sabrina… e si va...

Resoconto di Francesca Grana.
Pubblicato su www.correre.it


La differenza tra correre e camminare

 «Qual è la differenza tra correre e camminare?” esordisce il prof Roberto Bicego davanti alla platea di studentesse sedute ai suoi piedi, nel bell’impianto del Palanderlini di Modena, proprio di fronte alla sede dell’Istituto Cattaneo Deledda, in cui le ragazze studiano.
«La velocità?» chiosano da terra. Non solo.
“I muscoli?». “In che senso, i muscoli li abbiamo tutti e li usiamo in ogni singolo movimento!” la risposta divertita del prof.
«Chi corre sta sulle punte?». No ragazze, quella è la danza!
La differenza sta nella fase di volo, quell’attimo in cui niente tocca terra, in cui entrambi gli arti sono in sospensione, cristallizzati nella plasticità della spinta. Un gesto primordiale e immediato, ma non scontato. Soprattutto per ragazze che provengono da una vita fatta di divano, spuntini e smartphone.
«Partiremo con la camminata, un tipo di esercizio fisico che non ha nessun tipo di ripercussioni sul vostro fisico» prosegue Bicego. «La corsa rischia di essere traumatica per un gruppo di principianti che si sta aqqicinando per la prima volta allo sport, soprattutto in caso di sovrappeso: schiena, caviglie, anche e ginocchia inizialmente ne risentirebbero. Procediamo per gradi, iniziamo a camminare e, quando saremo pronti, potremmo provare a passare alla corsa» conclude Roberto.
E poi via, a passo spedito verso il parco Londrina, dove le ragazze, scortate dalla nutrizionista Sabrina Severi e dalla professoressa Ginevra Vecchi affrontano la prima vera seduta di allenamento. Per molte, la prima della loro vita.
«Abituatevi ad ascoltare voi stesse e i segnali del vostro corpo» consiglia la Vecchi. «Assecondate il vostro passo, curate la respirazione e prestate attenzione al battito del vostro cuore.E poi dritte con la testa, dovete andare fiere di quello che stiamo facendo!» prosegue Ginevra.

Le ragazze, ormai armate di pedometro in ogni istante della loro giornata, affrontano per tre volte la distanza di un chilometro, confrontando poi tra loro numero di passi e ritmo sostenuto. Mica solo ragazzi, verifiche, vestiti e programmi TV: un nuovo argomento spopola nel gruppo! Gruppo che appare a ogni incontro più coeso e più sorridente, con alleanze scandite dalla velocità di carriera e solidarietà esternata in incitamenti reciproci. C’è chi parte in quarta e poi rallenta, chi esce alla distanza, chi tenta addirittura un km tutto di corsa. Un’energia grezza e ancora altalenante, che proveremo a incanalare, inonda il parco come mai prima d’ora. Parola d’anziano, che con bici a mano o braccia dietro la schiena, vigila attento, in gruppo, su tutto ciò che accade. Una trentina di giovani donne, sportive e piene di voglia di vivere, adunate sotto i loro occhi. «Sogno o son desto?!». Sei desto, sei desto… e il bello è ricapiterà spesso!

Ragazze, come è andato il primo allenamento?
«Oggi è la prima volta che sono qui» ci racconta Federica. «Prima la gita e poi l’influenza, iniziavo a scalpitare! È stato esattamente come me lo aspettavo: puntavo proprio a muovermi di più, visto che durante il giorno non faccio quasi nulla. A lezione vado a piedi, ma solo perché abito qui di fianco… diciamo che chiudo la porta di casa e apro quella di scuola! Oggi è stato facile, pensate che per un tratto ho perfino corso… incredibile per una come me!».
«Oggi è andata alla grande! La compagnia di persone qualificate, come i professori di ginnastica e la nutrizionista, ha reso l'attività molto più proficua: ci davano indicazioni sull'andamento della camminata e curavano ogni dettaglio, come ad esempio la postura e il movimento delle braccia. Potranno sembrare banalità, ma credo siano basilari per compiere un buon allenamento. Aver conosciuto tante nuove compagne poi è stimolante, ci scambiamo idee e consigli. Siamo solo all’inizio, ma sento che questo progetto mi sta cambiando: sono passata dal divano al camminare costantemente. Mi sento più serena e più rilassata… e pensare che temevo fosse noioso e stressante, mi sto proprio ricredendo!» le parole decisamente beneauguranti di Anna.

Resoconto di Francesca Grana.
Pubblicato su 'Correre'
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“Sono qui perché sono una persona molto pigra…"

Giovedì scorso abbiamo presentato il progetto 5.30 school challenge e, oggi, 18 ragazze si sono presentate nell'infermeria della palestra, con il diario alimentare compilato alla perfezione, pronte a salire sulla bilancia, controllare il peso, farsi misurare circonferenze, pliche e fare la valutazione dello stato nutrizionale.
Il progetto '5.30 school Challenge' è promosso da 5.30, in staff troviamo Sabrina Severi biologa specialista in scienza dell'Alimentazione, Elisa Ligabue, studentessa di biologia e Francesca Grana, per la rivista Correre, media partner del progetto Uno staff tutto al femminile per 18 ragazze entusiaste e con voglia di fare bene!
A tutte loro abbiamo chiesto di scrivere il perché avessero aderito al progetto e cosa si aspettassero... ecco uno dei feedback:
Sono qui perché sono una persona molto pigra e ho voluto provare a fare una cosa diversa dallo stare sul divano. Mi aspetto di fare dei progressi ma anche di divertirmi.”
Martedì 3 marzo inizieranno gli allenamenti condivisi e, in quell'occasione, Sabrina, consegnerà a ogni ragazza, il file con consigli personalizzati su come impostare la sana alimentazione, grazie allo studio del diario alimentare.
Martedì, durante l'allenamento, ogni studentessa potrà parlare con Sabrina, chiedere consigli, confrontarsi su come riuscire ad attuare dei cambiamenti positivi e chiarire eventuali dubbi... camminando! Si, perché da adesso, tutto il progetto sará realizzato in movimento. In attesa di camminare insieme, su iniziativa di alcune studentesse, abbiamo creato un gruppo su WhatsApp! Ci sará di divertirsi, come auspicava una nostra studentessa :) Anche l'incontro di oggi è stato realizzato grazie alla fattiva collaborazione dei prof di ginnastica Roberto Bicego e Ginevra, a loro va il nostro grazie.
Resoconto di Francesca Grana.
Pubblicato su www.correre.it

Challenge 5.30 Scuola

Un gruppo di 20 studentesse sedentarie, dell’istituto Cattaneo-Deledda di Modena, si alleneranno 3 mesi per partecipare alla 5.30 del prossimo 5 giugno

L’idea della “Challenge 5.30 scuola” nacque nel 2010 perché, fin dalle prime edizioni, ci si è accorse che una fascia della popolazione scolastica, non venne raggiunta dal messaggio di promozione del benessere e non partecipò all’evento! Nonostante la bontà del progetto, e gli sforzi fatti dai docenti, una fascia della popolazione scolastica rimase poco o per nulla coinvolgibile.

Per l’edizione della 5.30 del 2015, oltre a coinvolgere le scuole secondo le modalità sopra descritte, si vuole realizzare un progetto pilota per aqqiare un gruppo di ragazze sedentarie dell’I.I.S. Cattaneo-Deledda, che non hanno mai partecipato alla 5.30, all’esercizio della camminata, finalizzato a promuovere il benessere quotidiano e a coltivare un sano stile di vita. Le studentesse di alcune classi (tra la seconda e la quarta degli indirizzi Moda e Servizi Sociali) seguiranno un programma speciale, della durata di 3 mesi scolastici, supportate da un gruppo di esperti: gli insegnati di educazione fisica Roberto Bicego, Ginevra Vecchi, Paola Chiodi, Patrizia Maccaferri, Roberta Savazzi, Mauro Sighicelli e, per 5.30, da Sergio Bezzanti, pubblicitario e Sabrina Severi biologa nutrizionista e presidente di Ginger SSD.

Il primo incontro, al quale hanno partecipato anche alcuni genitori, si è svolto nella scuola, alla presenza del preside Alberto De Mizio, con la presentazione del progetto e delle partecipanti. Dopo i primi istanti di studio, il clima che si è via via riscaldato quando Sabrina Severi ha attaccato con i primi accenni alla corretta alimentazione, calamitando l’attenzione delle ragazze. Alla fine di questa prima lezione teorica, sono state consegnate le t-shirt 5.30 in attesa dei capi veri e propri (felpa, pantaloni e t-shirt) che saranno personalizzati 5.30 Scuola


Camminate meditative

Si corre o si cammina lungo un percorso di 5 km, accompagnati da Opinion leader.
Il senso delle camminate meditative è che... forse, più che correre, dovremmo rallentare e ascoltarci.


Progetto Carcere

Sergio e Sabrina hanno portato la 5.30 nel carcere di San Vittore a Milano. Durante l’inverno e la primavera 2012/13, ogni lunedì, hanno allenato i giovani detenuti (18-25 anni) per mezz’ora di cammino/corsa in preparazione della loro prima 5.30 in San Vittore che si è tenuta il 24 maggio 2013.


Benessere in Azienda

Sergio e Sabrina tengono corsi nelle grandi aziende e nella GDO: attuare programmi di benessere in azienda significa migliorare la salute e il benessere dei lavoratori, ridurre l’assenteismo, il ricorso a cure mediche, aumentare l’energia positiva e la soddisfazione personale. Il vero lusso nel nuovo millennio: comprendere come attuare scelte di vita intelligenti per promuovere il proprio benessere.

Aree tematiche su cui lavorare, in base alle evidenze scientifiche

  • I programmi basati sull’alimentazione: per migliorare le abitudini alimentari;
  • I programmi sull’attività fisica individuali: il movimento come elisir di lunga vita.

Corsi di aggiornamento su benessere e sicurezza nei luoghi di lavoro

  • 4 h di formazione esperienziale per favorire comportamenti consapevoli ancora prima di andare al lavoro: attraverso il movimento e la sana alimentazione
  • La super Ristorazione aziendale: migliorare la ristorazione aziendale a seconda della stagione per rendere il menù offerto in mensa gustoso e protettivo per la nostra salute.

Opuscoli informativi

  • em>La dieta per chi lavora, superare lo stress, la fatica e la stanchezza con 10 regole vincenti
  • Opuscolo informativo Alimentazione, movimento e Benessere, alcune pillole alla scoperta dello stile di vita salutare e gioioso.

Progetto Fondazione Guggenheim

La filosofia di 5.30 sarà il file rouge seguito dal nuovo progetto 'a scuola di Guggenheim' 2013/14, realizzato dalla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia per le scuole primaria e secondaria della regione Veneto.


ASD Vaniglia Charity

ASD Vaniglia dona 1 euro per ogni partecipante ogni evento 5.30 a ONLUS, associazioni, progetti di solidarietà, progetti a favore dello sport, che siano attivi nella città che ci ospita oppure, collabora gratuitamente allo sviluppo di progetti sociali:

  • COOPI Cooperazione Internazionale
  • Associazione il Sorriso ONLUS
  • Associazione Need You Onlus
  • Associazione Remiera Punta San Giobbe
  • Hombre, Camminate Meditative
  • Progetto Scuola a Modena e Milano
  • per tutto il 2012 sensibilizzazione per le donazioni a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia-Romagna
  • Progetto Carcere San Vittore
  • Piccolo Cottolengo Don Orione Milano
  • Progetto Melograno Casa dei Risvegli Bologna
  • Progetto A Scuola di Guggenheim Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia