Le interviste ai #Runners 530 di Ferrara

La scorsa settimana il Tour 5.30 ha fatto tappa a Ferrara. Nella cornice della storica città, circondati dall’inconfondibile colore rosa, si è corsa una tappa che ha visto una triplicazione degli iscritti rispetto l’anno scorso.
E come al solito abbiamo intervistato due amici che hanno partecipato alla corsa. Loro sono Federica e Paolo, che gentilmente hanno risposto ad alcune domande.

FEDERICA

Come è stata la giornata dopo la 5.30?

La giornata è stata diversa, avendo dormito poco ed essendomi svegliata alle 4. Una gran carica al mattino fino all’ora di pranzo, poi ci sarebbe voluto un pisolino. L’ esperienza è stata comunque bellissima. La città all’alba, il serpentone di persone nel sotto mura, tutta la gente accomunata dallo stesso obiettivo.

È stata la prima 5.30 a cui ha partecipato?

Sì, è stata la prima 5.30. Avevo già partecipato a corse di questa distanza. Ma mai alle 5:30 🙂

PAOLO

Partiamo con la sveglia, uno dei principali “ostacoli” per chi vive la corsa. È stata particolarmente dura?
Beh alzarsi alle 4,30 non è usuale nemmeno per me che solitamente mi sveglio molto presto. Comunque non è stato particolarmente traumatico. Dopo la doccia ho iniziato la mia giornata come consuetudine, ma molto più vispo e tonico.

Sei allenato nel senso che pratichi altri sport oppure nulla?

Direi di considerarmi non allenato o quantomeno poco allenato. Non pratico sport da molto tempo salvo qualche camminata col cane.

È stata la prima 5.30 a cui ha partecipato?

È stata la prima 5.30 cui ho partecipato. Sicuramente la prima poiché intendo partecipare anche alle prossime.

Ferrara alle 5:30 con altre 1.700 persone è sicuramente differente. In cosa hai notato più differenza e cosa ti ha colpito particolarmente nel viverla a quell’ora?

Un impatto stupendo. Una moltitudine rosa allegra e piena di voglia di stare insieme. Vivere l’alba e l’aria fresca del mattino tutti insieme è sicuramente una esperienza “differente” dal solito. Ma l’intero percorso fatto tutti insieme in simpatia, compreso l’aver sbagliato strada ed aver allungato il tragitto di oltre 500 metri insieme a molti altri, ha rappresentato per me un’esperienza nuova ed estremamente bella e piacevole. Da ripetere sicuramente.
Forza 5,30!!!!