Le interviste ai #Runner530 di Torino

La scorsa settimana eravamo a Torino. La sveglia è stata prestissimo come sempre, per poter preparare ed accogliere tutti i partecipanti in tempo. 1.500 Kg di ciliegie arrivate da Vignola da mettere nei bicchieri, i vari stand e il gazebo della partenza in Piazza Castello. Il tutto per 5.007 corridori che alle 5:30 sarebbero partiti per 5 Km per le strade (meravigliosamente) buie e silenziose. Silenziose almeno fino al nostro passaggio, 10.000 piedi si fanno sentire.

Anche questa tappa abbiamo deciso di fare alcune domande ad un paio di partecipanti, sapere quale è la motivazione che li porta a svegliarsi intorno alle 4 durante un giorno lavorativo, per ritrovarsi con tantissime altre persone e correre. Ecco come è andata questa settimana:

 

Marianna ed Erica

Le aqqiciniamo mentre sono super impegnate a reggere i bicchieri del rinfresco finale (che continuano ad abbracciare durante tutta l’intervista come nella foto). Scopriamo che una è di Torino, l’altra di un paese vicino.

Per loro è la 1° Run530 e prima corsa in generale. Non si può dire non facciano sport però. Marianna è reduce da 8 anni di sci di fondo, Erica da nuoto pinnato.

Stamattina come è stato il risveglio?
«Credevo fosse peggio. Eravamo in compagnia per cui è stato divertente.»
«E’ stato traumatico il risveglio però la corsa in sé è stata bella. Ci siamo riprese subito anche perchè faceva fresco. Quindi dovevi cercare di scaldarti il prima possibile.»

La cosa più bella di questa mattina e la differenza di vedere Torino all’alba?
«Facciamo i romantici l’alba! Sono di Torino ma è stato bello vedere posti che non avevo mai visto.»
«Poi gente che urlava dalle finestre cosa stavamo facendo. Giustamente la gente dorme a quell’ora (ridendo)»

Dario

Lui (nella foto è il signore di sinistra) di Torino ma “meridionalizzato” come ci ripete una sua amica. La prima 5.30 a cui partecipa, senza avere altra esperienza di corse. «Però pratico altri sport. Karate.»

Il risveglio è stato duro?

«La sveglia non è traumatica perché sono abituato ad alzarmi presto.»

La parte che ha colpito di più di questa mattina?
«Il numero di persone e partecipanti che correvano, l’allegria e i sorrisi. Poi la città è bellissima. Non è perché ci sono nato ma lo dicono tutti.»

A questa domanda si animano anche gli amici di Dario che compongono questo allegro gruppo: «Poi Torino di notte…» interviene un amico, «Ma anche di giorno!» risponde presto una signora del gruppo, «Ma di notte ha più fascino»  conclude